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Situazione dei precari presso gli Uffici Pubblici della Regione Siciliana


In servizio ininterrotto dal 1989 i precari storici impiegati presso gli Enti Locali della Regione Siciliana a tutt'oggi non vedono una soluzione per un lavoro stabile e duraturo. Sono 18.500 e nel tempo hanno acquisito capacità e competenze tali da svolgere tutti i servizi degli Enti. Sono occupati, spesso anche con mansioni di responsabilità, negli uffici di ragioneria, di segreteria, presso l'ufficio tecnico, nei settori dell'urbanistica, dei servizi demografici, dei vigili urbani ecc. Fino all'anno scorso il loro contratto di lavoro veniva prorogato annualmente mentre quest'anno la Regione Siciliana, inspiegabilmente, pone termine alla loro prestazione il 31/07/2013 e consegna le loro sorti nelle mani del Governo Nazionale all'interno del bacino del precariato nazionale. Qual'è la loro colpa, ci si domanda. Molto probabilmentela loro sfortuna dipende dal fatto di non lavorare prsso gli Uffici Regionali.
Pur facendo parte della stessa legge gli ex colleghi articolisti regionali sono stati immessi nei ruoli della Regione.
Il Governatore Crocetta ha sempre dichiarato che non vuole fare macelleria sociale nei confronti dei 18.500 padri e madri di famiglia che che hanno avuto la disgrazia di non lavorare presso gli Uffici Regionali.
Pertanto è necessario ed urgente che la Regione ponga in essere gli atti propedeutici per procedere alla conversione dei rapporti di lavoro, alle medesime condizioni economiche, da tempo determinato a tempo indeterminato di tutto il personale contrattista che presta servizio presso gli Enti locali della Pubblica Amministrazione.

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