Passa ai contenuti principali

gruppo di musica “Malanova”,

http://www.malanova.org/index/storia.php

"Malanova" e la mappa etnico-folkloristica
 Note del Prof  Giuseppe Anania  

“MALANOVA” e la mappa etnico-folkloristica
Pensa la festosa vendemmia di un tempo durante la quale grappoli di uva di vischioso mosto vengono tagliati da garrule contadinelle e, messi prima nelle ceste di vimini e poi nei barili di legno odoroso, sono portati da carri o carretti trainati da animali, al palmento per essere pigiati coi piedi.
Pensa una solare mietitura a mano di fieno, di grano o di altro, un tempo, durante la quale al contadino ride l’occhio mentre la lucertola o altri animali, non più al riparo, scappano, facendo trasalire i mietitori che smettono di cantare e chiedono acqua fresca o amabile vinello, nel trasudato fiasco di terracotta già portato dalla premurosa contadina dalla sua rustica dimora.
Pensa di sentire provenire dal tempo antico il canto del carrettiere, del bifolco, dello zappatore o di altri sotto il solleone, mentre la cicala frinisce tra i rami dai penduli frutti e il libero pollame starnazza sull’aia, con le ali aperte per la calura dell’estivo solstizio.
Pensa i ritmi esistenziali del mondo rurale, quando la vita dell’uomo si snoda in genere sugli spuntoni del dolore, della miseria, dell’impagata fatica, dello sfruttamento e delle angherie padronali, lenite da un forte spirito di sopportazione che sfocia nell’atavica concezione di un fatalismo improntato all’espressione “Lassamu fari ‘a vuluntà ‘i Diu”.
Se pensi questo e altro di simile genere, ascolta, allora, i canti e i suoni ora gioiosi ora dolenti e malinconici del gruppo di musica “Malanova”, i cui componenti riescono a ricreare magiche atmosfere di vibrante poesia e conducono alle radici degli usi, dei costumi e delle tradizioni di un popolo. Ciò consente di sentire aleggiare l’anima, la voce, la parola dialettale, insomma la vita di “Zu’ Petru”, di “Za’ Ciccia”, di “Zu’ Cola”, di “Gna’ Tuzza”, di “Gna’ Tana” e di quant’altre figure popolari la cui storia umana, perduta nel gorgo del tempo, non è conosciuta dalla giovani generazioni.
Il gruppo di musica “Malanova” , già addentratosi nelle antiche pieghe dello spirito del popolo, persevera con pertinacia nella ricerca e nel recupero della memoria, i cui canti, le cui parole vibrano come foglie al vento più o meno leggero e recano amori, gelosie, rabbie e quant’altri sentimenti o valori più o meno positivi. I giovani componenti del gruppo etnico “Malanova” sono interpreti, quindi, che riuescono a produrre e proporre magie di ritmi serrati come gabbie, compatti come siepi, armonici e musicali come ventri di chitarre, sapendo essere confidenziali come innamorati, piacevolmente sonori come cascatelle d’acqua, magnetico come gelsomini notturni.
Si possono così (ri)vivere, ascoltandoli, momenti di autentica cultura etnico-folkloristica, la cui mappa merita sempre una più interessata lettura da parte di chi ama veramente le radici del popolo cui appartiene per meglio capire e apprezzare il proprio presente.
Giuseppe ANANIA
(poeta e studioso delle tradizioni popolari siciliane)

Commenti

Post popolari in questo blog

Beato. Antonio Franco, il "San Francesco" di Santa Lucia del Mela

lunedì 1 settembre 2014 Fonte Blog del Mela 15 Settembre 2013. Il corpo del Beato ritorna a Santa Lucia del Mela dopo il rito di Beatificazione nella Cattedrale di Messina, celebrato giorno 2. Il Beato Antonio Franco, un pastore moderno. Lottò contro le ingiustizie e gli usurai, a fianco dei poveri e dei perseguitati, contro il clero corrotto e i soprusi dei nobili e dei potenti, confortando i malati e facendosi ultimo tra gli ultimi. È invocato per la sua fama di santità e il suo corpo incorrotto è venerato da quasi quattro secoli nella Basilica Concattedrale dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela, che, il 2 settembre di un anno fa, ha reso ufficiale il titolo di Beato con cui i suoi devoti da sempre lo invocano. 

Milazzo: Costruire la pace, incontro nel Salone Parrocchiale del Duomo

Sabato 28 maggio 2022, nel Salone Parrocchiale del Duomo di Milazzo, si è svolto il convegno sul tema “ Il coraggio di costruire la pace”, introdotto con il saluto e le preghiere di ingresso del Rev.mo Arciprete Don Franco Farsaci, che ha sottolineato l’ interesse e l’opera della Chiesa di Milazzo per la costruzione della Pace. Le motivazioni del convegno sono state illustrate dal dott. Andrea Nastasi , responsabile locale del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo e dal moderatore rag. Stefano Merino , responsabile locale della Fondazione Giorgio La Pira. Entrambi si sono soffermati sul valore e sulla necessità della preghiera rivolta alla memoria dei due Venerabili Don Luigi Sturzo e Giorgio La Pira , due Operatori di Pace , affinché intercedano per la pace e la fine di questa inutile e sciagurata guerra che sta insanguinando e distruggendo l’Ucraina. Gli altri due oratori, Attilio Andriolo, presidente dell’ Associazione Teseo di Milazzo , e Riccardo Tringali, presidente dell’ Asso...

Milazzo: La copertina del mensile "Primo Piano"

Milazzo: La copertina del mensile "Primo Piano" E’ in distribuzione gratuita il mensile di aprile 2013 del giornale "Primo Piano", n.107, direttore responsabile Andrea Italiano. All'interno ampi servizi corredati di foto relativi a eventi che si sono svolti, o in programmazione, in ambito territoriale nel messinese. Alcuni sono richiamati fotograficamente in copertina del giornale. Tengo ad evidenziare – scrive il direttore responsabile - che si tratta di una pubblicazione senza scopo di lucro e che sulla copertina ha da sempre riprodotto, a titolo gratuito, il logo del Comune. Comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Milazzo