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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

le poesie di Rocco Amato

A mio padre Come una cometa  che lascia una traccia indelebile  e infonde la luce nel pascolo dell’amore, così ti vedo, oh padre! Amore dentro di te, nel modo di essere nel giusto, di resistere al male che ci circonda e assilla. Con una grande generosità e umiltà, hai percorso la strada della fatica, infondendo il rispetto e i valori più veri. Odo ancora il profumo del grano, emanato dai tuoi panni candidi,  tra il rumore delle macine  di un vecchio mulino, che andava a rilento, scandendo il ritmo della vita. E ritorno a ritroso nel tempo, quando fanciullo, brillava in me  un’infanzia di spensieratezza, velata però da un triste presagio.  Ero sempre nel tuo pensiero  e il tuo sguardo, amorevole, mi vegliava senza riposo, dandomi la forza e il sollievo, destando in me la voglia di cercare il per corso  verso la speranza di mete migliori.

IL GIUDIZIO FINALE DEL VANGELO DI MATTEO E LE AFFERMAZIONI ARROGANTI E XENOFOBE DI MATTEO SALVINI

“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato……” In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli…..l’avete fatto a me”. In rispetto al dettato evangelico, ieri in Piazza S. Pietro, alla presenza di migliaia di fedeli per l’udienza generale del mercoledì, ricordando la Giornata mondiale del rifugiato organizzata dall’Onu per sabato prossimo, il Papa ha esortato a pregare per quanti cercano rifugio lontano dalla propria terra martoriata per le stragi e le carneficine e pensano di trovare un posto ove poter vivere in pace e senza paura. Il Pontefice ha incoraggiato quanti si adoperano per portare loro un pur minimo sollievo ed ha invitato a: “chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca una famiglia, che cerca di essere custodita.

Il Papa è tornato a chiedere l'accoglienza incondizionata dei clandestini

Oggi il Papa è tornato a chiedere l'accoglienza incondizionata dei clandestini ed ha considerato peccato il non accoglierli, un peccato che va perdonato. Parlando in piazza San Pietro ha esortato i fedeli: "Chiedete tutti perdono per le istituzioni e le persone che chiudono le loro porte a gente che cerca aiuto e cerca di essere custodita".  Gli ha risposto seccamente il leader della Lega Nord Matteo Salvini: "C'è il Papa che dice chiediamo perdono ...per chi chiude la porta ai rifugiati... Ma quanti ce ne sono in Vaticano di rifugiati? Diciamo con rispetto al Papa che non abbiamo bisogno di essere perdonati, pecchiamo come tutti ma ci sentiamo buoni e generosi più di altri pseudo cattolici che dicono c'è posto per tutto il mondo".

QUELLO CHE VORREBBE SALVINI.