Alla scoperta degli ultimi testimoni di una tradizione tutta Siciliana, l'incontro con un “i Pittori del carretto” Domenico Di Mauro, testimone e continuatore di una forma artistica della nostra Terra.
Alla scoperta degli ultimi testimoni di una tradizione tutta Siciliana, l'incontro con un “i Pittori del carretto” Domenico Di Mauro, testimone e continuatore di una forma artistica della nostra Terra. Un incontro casuale nell'ambito della 34° Edizione dell’Ottobrata Zafferanese. Così, assieme alla mostra mercato dei prodotti tipici dell’Etna che, anche quest’anno, nel comune pedemontano richiama migliaia di turisti provenienti da ogni parte d’Europa e non solo, con i barattoli del miele tipico di Zafferana Etnea insieme al vino, all’olio d’oliva,
ai dolci e alle varie pietanze tipiche del luogo.quella permanente dal titolo, uno spazio speciale è riservato ai “ Pittori del carretto” con opere dei Maestri: Domenico Di Mauro, Antonio Zappalà, Salvo Nicolosi con gli allievi Roberto Battiato e Antonella Licciardello.
nasce ad Acireale, in provincia di Catania, il 4 aprile 1913, da una modesta famiglia borghese.Qui trascorse la sua infanzia e frequentò le scuole elementari ultimandole nel 1924. Sarà l'unico titolo di studio che il pittore riuscì ad ottenere.
Per lui, come per tanti altri ragazzi del tempo, dopo i cinque anni d'istruzione elementare, bisognava imparare un mestiere per dare sostegno economico alla famiglia.
E Domenico Di Mauro, che aveva dimostrato predisposizione per il disegno, pensò bene di trasferirsi nel paese di Aci Sant'Antonio nei
pressi di Acireale, dai nonni paterni, dove nelle botteghe i giovani promettenti venivano iniziati da maestri pittori all'arte del carretto. Il paese era, senza dubbio, il centro più importante della Sicilia orientale per quel che riguarda questa arte e vantava la presenza di: scultori di carretti come Domenico Di Mauro , Rosario Torrisi, Alfio e Antonio Ferrara, Francesco D'Amico, Salvatore Chiarenza, Gaetano Nicolosi, Salvatore Murabito e Vincenzo Di Giovanni. A loro era affidato il compito di scolpire le parti in legno del carro come le fiancate, le ruote e le assi. maestri ferrai come Giuseppe D'Agata, Vito e Salvatore Bella, Ignazio Sapienza e Salvatore Guerrera, dalle cui mani venivano forgiate le parti in ferro.
Infine grandi maestri pittori come Giuseppe Maugeri e Gaspare Zappalà, che in virtù del fatto di essere stati i primi nel paese, vantavano di avere insegnato quella arte a tutti gli altri pittori della zona. Anche a Vincenzo Di Mauro, fratello del padre del nostro Domenico, la cui bottega era una delle migliori del paese insieme a quella di Giuseppe Zappala e di Gaspare Zappalà .
Cosi nel 1925, all'età di dodici anni, Domenico Di Mauro entro nella bottega dello zio Vincenzo. Questi era un tipo un po' burbero nell'aspetto e nei modi, ma ebbe fin dall'inizio un occhio di riguardo per il nipote.
Aveva scorto in lui una forte passione per la pittura e un talento notevole: una combinazione perfetta per diventare un grande pittore di carretti.
L'arte di dipingere i carretti era nata nella meta dell'Ottocento, per dare un tocco di colore alla solitaria giornata dei trasportatori siciliani. I carrettieri si recavano dai pittori e si facevano dipingere nelle fiancate e nelle assi delle ruote i soggetti di loro gradimento
Intanto la 34^ edizione Ottobrata Zafferanese.2013 ogni domenica per tutto il mese di ottobre è dedicata ad un prodotto tipico, ad inaugurare questa 34° edizione, l'esordio la scorsa domenica 7 ottobre con la sagra dell’uva, a seguire la sagra delle mele dell’Etna il 14 ottobre. Saranno i funghi e il miele i protagonisti della terza domenica di festa il 21 ottobre e, a conclusione della manifestazione, la sagra delle castagne e del vino il 28 ottobre. Per tutte e quattro le domeniche il divertimento è assicurato, per i grandi e per i piccini. Dalle estemporanee monotematiche di pietra lavica, ferro, legno e ceramica alle mostre, “La storia attraverso e tavole di Walter Molino”, illustrazioni tratte dalla Domenica del Corriere nei vari decenni, organizzata dalla ProLoco, “Sicilian dreaming” Terra sicula- Terra Australis, dipinti sulla Sicilia del’artista aborigeno australiano Billy Doolan, a cura dell’Istituto si cultura Sicilia Australia o ancora, quella permanente dal titolo “i Pittori del carretto” con opere dei Maestri Domenico Di Mauro, Antonio Zappalà, Salvo Nicolosi con gli allievi Roberto Battiato e Antonella Licciardello. Per i bambini non mancherà l’animazione con i teatri di burattini, mangiafuoco, trampolieri, funamboli e acrobati che saranno disposti lungo le strade del centro abitato. Per gli amanti dello sport e della natura sono stati organizzati tre percorsi di escursionismo di diversa difficoltà sull’Etna, si potrà visitare la Val Calanna, il Monte Zoccolaro e la Valle del Bove. Ogni domenica sera sul grande piazzale dell’ex campo sportivo si terranno spettacoli musicali a cura di gruppi emergenti e musicisti noti come gli Anzikitanza. Per quanto riguarda la gastronomia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da non perdere il tradizionale panino con la salsiccia e i “caliceddi”, una tipica verdura che cresce nelle zone dell’Etna, accompagnato con del buon vino locale sotto il tendone sui numerosi tavoli disposti dall’organizzazione dove si consuma il pasto in amichevole convivialità. Fra le pietanze tipiche da provare il risotto con i funghi dell’Etna. Quanto ai dolci non si può non gustare il tradizionale cannolo di ricotta o, nella sua variante con cialda al pistacchio, le zeppole conosciute anche come “sfinciuna” e la mostarda di fichi d’india o di mosto d’uva. Per finire il pasto sono a disposizione rosoli e liquori realizzati artigianalmente con i prodotti locali che si possono degustare gratuitamente negli stand dislocati lungo il circuito della manifestazione
Commenti
Posta un commento