"Dal seme al cibo" progetto del i Movimento Cristiano Lavoratori
L'incontro di Milazzo del Consiglio Provinciale del Movimento Cristiani Lavoratori. di Milazzo, svoltosi lo scorso sabato 28 marzo 2015, presso la Parrocchia Sacro Cuore, è stato dedicato anche alla campagna “Dal seme al CIBO” (sostegno per le famiglie più fragili, all’assistenza attraverso i servizi).
Il progetto di solidarietà MCL nato per sostenere l'autosufficienza alimentare di 10.000 famiglie nel Sud del Mondo. “Il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) aiuta queste famiglie procurando loro sementi, strumenti e formazione agricola.
L'MCL vuole cioè intervenire con atti concreti dando ad ognuno gambe per camminare e non il miraggio di una modica elemosina per tirare a campare”,
“Dal Seme al Cibo” partito a carattere nazionale nei primi giorni di gennaio scorso nella città di Messina ha avuto un impatto positivo
A distanza tre mesi circa, riparte da Milazzo la campagna di primavera “Dal seme al cibo” lanciata dal MCL a livello nazionale e che sarà presente anche a EXPO 2015. Il programma, prevede momenti di sensibilizzazione e di solidarietà concreta.a cura dei volontari Cefa, e dal Circolo Mcl “G. Pastore” di Bologna , con i seguenti l’obiettivi:
Nel mondo 1 persona su 8 soffre la fame, 865 milioni persone, la maggior parte nei paesi in via di sviluppo, vive con meno di 2 dollari al giorno e 1 persona su 4 nell’Africa sub-sahariana è malnutrita. Come sottolineato il presidente provinciale MCL di messina, Ing. Fortunato Romano
, “MCL identifica le comunità più bisognose di aiuto, cerca i loro potenziali punti di forza, sostiene le persone affinché valorizzino le proprie risorse, e procura esattamente ciò di cui hanno bisogno , in modo che il sostegno sia efficace ed efficiente, e loro imparino a diventare autosufficienti (SVILUPPO SOSTENIBILE).
"Come lavoratori cristiani", ci misuriamo ogni giorno con i problemi della giustizia sociale e dello sviluppo, della fame contrapposta allo scandalo dell’abbondanza che produce rifiuti, dell’urgenza di prendersi cura dell’umanità e di proteggere l’ambiente.
Vanno ripensati i “beni comuni”: i beni della terra che la Dottrina sociale della Chiesa continua a proporre per una destinazione universale, accessibilea tutti. Tutto, sempre, nel pieno rispetto di valori e culture originari, utilizzando al meglio le risorse locali, coinvolgendo e rendendo protagonisti i beneficiari stessi. "Se non ci prendiamo carico di queste problematiche, ne saranno vittime soprattutto le comunità e famiglie contadine più povere, che spesso arrivano ad abbandonare le proprie terre. Questo è anche all’origine del problema sempre più drammatico delle migrazioni, oggi più che mai difficilmente sostenibile”. “Le donne costituiscono il 70% dei poveri del mondo- Questi ultimi sono in maggioranza donne e bambini, poveri già prima, ma ancora di più oggi che l’economia mondiale allarga il divario tra persone e paesi ricchi e poveri. "Non possiamo restare indifferenti dinanzi a queste ingiustizie profonde: la sofferenza dei poveri, in certo senso, ci appartiene
Dobbiamo sperare che questa nostra campagna sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova, il cibo necessario per le più povere dei poveri.” La campagna continuerà con fino a giugno 2015 a livello nazionale e l' EXPO 2015 sarà una grande opportunità
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