IL TEMA DEL GIORNO: LA DROGA
La depenalizzazione dell’uso della droga è un argomento che viene trattato in questi giorni in vari ambienti del mondo politico.
Da poco il Comune di Torino ha approvato un ordine del giorno col quale invita il Governo a liberalizzare le droghe. Pur rappresentando un’affermazione di principio senza pratiche conseguenze, la delibera di Torino spalanca le porte per un’ampia discussione sulla depenalizzazione delle droghe leggere in altri ambiti.
Infatti anche alcuni consiglieri del Comune di Milano si sono apprestati per la discussione della questione.
Il settimanale “Famiglia Cristiana” riporta che elementi della Lega, del PD, del Movimento 5 Stelle e lo stesso Nichi Vendola sono convinti che il tempo del proibizionismo è finito ed è giunta l’ora per legalizzare la vendita libera della cannabis per stroncare, tra l’altro, il mercato illegale.
Da un’analisi accurata effettuata dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri è risultato che il 16% dei ricoveri per intossicazioni acute da droghe nella popolazione generale è dovuto allo spinello. Il dato sale al 44% se si tratta di minorenni.
Contro le conseguenze nefaste della legalizzazione sono scese in campo molte comunità terapeutiche secondo le quali le droghe leggere provocano conseguenze deleterie sia per i giovani che per le loro famiglie. I rischi più devastanti, continua il Risè, riguardano i minori che oggi, spesso, incontrano lo spinello a 15 anni. A questa età il cervello è in formazione: memoria, attenzione, volontà vengono indeboliti, come poi si vede dalla vita scolastica e familiare. Per loro vi è il rischio dello sviluppo di depressioni, psicosi e schizofrenia. La cannabis è decisiva per la creazione di alterazione dello stato di coscienza e da essa è difficile restare “puliti”.
In conclusione si può benissimo affermare: basta giocare sulla pelle dei giovani perché la droga fa male sempre e non è mai leggera
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