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L'UDIENZA PARTICOLARE DEL PAPA AI COMPONENTI DEL MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI DEL 16/01/2016. RELAZIONE DEL GRUPPO DI MILAZZO.





Il gruppo di Milazzo ha colto questa irripetibile opportunità ed è partito alla volta di Roma.


Il 16 gennaio 2016 il Santo Padre ha accolto nella Sala Nervi il Movimento Cristiano Lavoratori in udienza straordinaria. Anche un gruppo di Milazzo ha colto questa irripetibile opportunità ed è partito alla volta di Roma. Dopo una lunga fila (dalle sei del mattino) presso il colonnato di S. Pietro e un’estenuante attesa per i rigorosi controlli, finalmente siamo riusciti a raggiungere l’auditorium. La sala era gremita di persone, circa diecimila, provenienti da tutti i paesi del mondo. Non tutti però sono stati fortunati come noi; circa cinquemila persone non sono riusciti ad entrare e sono rimasti fuori. In attesa dell’arrivo del Papa, gli astanti sono stati intrattenuti da vari interventi: il discorso del Presidente Nazionale del M.C.L. Carlo Costalli, l’Arcivescovo di Gerusalemme, la proiezione di un video attestante le attività svolte dal Movimento in Europa e nel mondo. Tra un intervento e l’altro, per rendere più piacevole l’attesa, si sono esibiti vari cori musicali.
Il momento più emozionante della giornata è stato l’arrivo del Papa. Tutti ci siamo alzati in piedi agitando le bandierine. Alcuni hanno cercato di accostarsi alle transenne, altri, presi dall’euforia, sono saliti sulle sedie cercando di riprenderlo mentre attraversava l’auditorium o si fermava ad accarezzare i bambini. Giunto sul palco ha dato inizio al suo discorso, come sempre, semplice ed incisivo.
Il tema trattato è stato il lavoro che Francesco definisce “vocazione” perché nasce da una chiamata che Dio rivolse, fin dal principio, all’uomo perché coltivasse e custodisse la casa comune. Nonostante il male abbia corrotto il mondo, nel lavoro libero, creativo, solidale e partecipativo, l’essere umano esprime ed accresce la propria umanità. Tre sono i punti su cui far leva: educazione, condivisione e testimonianza. In questo periodo di crisi economica molte persone non trovano lavoro. Tanti giovani, (circa il 40%), sono disoccupati ed in alcuni di essi subentra il dramma della droga, di malattie psicologiche o di mali ancora peggiori. “Viviamo in un tempo in cui viene calpestata la dignità del lavoro, un tempo in cui il lavoratore viene sfruttato per cui dobbiamo educare a ricreare la dignità del lavoro e vivere in una società dove l’economia serva all’uomo e non si serva dell’uomo”. “Bisogna spianare la strada luminosa dell’onestà fuggendo dalle tentazioni indegne della scorciatoia dei favoritismi e delle raccomandazioni perché l’illegalità è una grande piovra che con i suoi tentacoli avvolge tutto e fa tanto male”. “Occorre condividere il quotidiano, interessarsi degli altri, trasmettere speranza, confortare con la presenza, sostenere con l’aiuto concreto e dare testimonianza a partire dallo stile di vita personale ed associativa di gratuita solidarietà”. ”La giustizia umana chiede l’accesso al lavoro per tutti, un lavoro stabile per potere assicurare a tutti una vita dignitosa”.
La manifestazione si è conclusa con la celebrazione eucaristica di S. E. Mons. Twal, Vescovo di Gerusalemme, nella Basilica di S. Pietro
Questa è stata una giornata irripetibile, ricca di emozioni che lascerà un ricordo indelebile nel nostro animo.
Anche noi di Milazzo possiamo dire: “Quel giorno noi c’eravamo!”

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