Città di Merì
Un viaggio nel variegato pianeta delle donne e un omaggio concreto ad un grande esempio di figura femminile: Rita Levi Montalcini. Questi gli elementi cardini dell'evento ‘FIMMINA’ organizzato dalla Fidapa BPW, sezione Merì – Valle del Mela, con il patrocinio della Regione siciliana e del comune di Pace del Mela, in occasione della “Giornata internazionale della donna”. La serata, che ha avuto luogo presso l'Auditorium pacese, ha riscosso un grande successo di pubblico, che si è appassionato alle storie narrate ed interpretate dalla compagnia di attori di Villafranca Tirrena. La rappresentazione è stata preceduta da un momento di riflessione sulla situazione delle donne al giorno d'oggi. A prendere la parola per prima è stata la presidente della Sezione di Merì-Valle Del Mela, Caterina Mastroeni, la quale ha ringraziato il pubblico presente. “L'8 marzo- ha esordito – rappresenta un’occasione importante per indurre tutti ad una riflessione sulla donna e sui suoi variegati aspetti. Abbiamo pensato di fare ciò attraverso una rappresentazione teatrale messa in scena dal regista Fabio La Rosa, intitolata ‘A Fimmina”. Un vero e proprio viaggio nell’universo femminile – ha concluso - un riconoscimento alla forza delle donne, e un’ esaltazione della loro capacità di reazione’. La parola è poi passata ad Elisabetta Lombardo, socia della FIDAPA BPW, la quale ha sottolineato i diritti e le libertà raggiunti grazie a donne che hanno lottato e sofferto. Ha urlato la voglia di una Democrazia Paritaria, che pone sullo stesso piano genere maschile e genere femminile su ogni fronte, soprattutto nel mondo del lavoro, dando la possibilità anche ad una donna di poter guidare aziende di grande portata.
A seguire, l’intervento di Nadia Maio, consigliera e giornalista facente parte dell'ufficio stampa della sezione Merì-Valle del Mela, la quale ha incentrato la sua riflessione su una donna che ha lasciato il segno, scomparsa qualche mese fa e socia onoraria della FIDAPA BPW: Rita Levi Montalcini. L'occasione è stata propizia per illustrare l'adesione al progetto FIDAPA di respiro nazionale, denominato DONNE E TOPONOMASTICA. L'idea della sezione è quella di farsi parte attiva affinchè le amministrazioni dei cinque paesi facenti parte della Valle del Mela: Merì, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela e Gualtieri Sicaminò deliberino di intitolare una strada o una piazza alla grande scienziata morta il 30 dicembre 2012.
Il pubblico si è quindi alzato in piedi per un lungo e coinvolgente applauso. Ad Amelia Mannino, avvocato e segretaria della sezione, invece, il compito di introdurre la rappresentazione teatrale.
E quando le luci si sono spente, il pubblico è entrato nel mondo di “A Fimmina”, anzi, delle cinque donne protagoniste, ognuna con un carattere diverso, ognuna con una propria storia alle spalle, ognuna col proprio dolore da sopportare, ma tutte accomunate dalla forza di reagire, di affrontare, di andare avanti. Una “mavara” muove le fila dei loro destini, ci gioca, li intreccia, ne fa il suo passatempo. A fare da sfondo alle molteplici storie un vecchio borgo denominato “borgo Pantano” ed un pozzo incantato. Tra momenti di alta comicità e scene di grande commozione, lo spettatore si è immedesimato nelle vicissitudini di una donna abbandonata dal suo uomo, di un'altra divisa tra l'amore negato del padre e quello del marito, o semplicemente di una mamma che non accetta la perdita di un figlio. Forte attenzione ha suscitato inoltre il tema attualissimo del femminicidio.
Il regista Fabio La Rosa si è fatto promotore di un viaggio nel cuore delle donne, “perché un uomo non immagina nemmeno il dolore che una donna può provare nel corso della sua esistenza”.
Uno spettacolo il suo, nato per dare il giusto merito alla ‘Fimmina’ e all’amore. “Perché l’amore - come ha detto in chiusura - è fatto di baci e carezze, non di pugni, schiaffi e lacrime”.
La serata si è conclusa con un omaggio alle interpreti e con l’estrazione di un gioiello offerto dalla Gioielleria ‘DIVINA’.
A seguire, l’intervento di Nadia Maio, consigliera e giornalista facente parte dell'ufficio stampa della sezione Merì-Valle del Mela, la quale ha incentrato la sua riflessione su una donna che ha lasciato il segno, scomparsa qualche mese fa e socia onoraria della FIDAPA BPW: Rita Levi Montalcini. L'occasione è stata propizia per illustrare l'adesione al progetto FIDAPA di respiro nazionale, denominato DONNE E TOPONOMASTICA. L'idea della sezione è quella di farsi parte attiva affinchè le amministrazioni dei cinque paesi facenti parte della Valle del Mela: Merì, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela e Gualtieri Sicaminò deliberino di intitolare una strada o una piazza alla grande scienziata morta il 30 dicembre 2012.
Il pubblico si è quindi alzato in piedi per un lungo e coinvolgente applauso. Ad Amelia Mannino, avvocato e segretaria della sezione, invece, il compito di introdurre la rappresentazione teatrale.
E quando le luci si sono spente, il pubblico è entrato nel mondo di “A Fimmina”, anzi, delle cinque donne protagoniste, ognuna con un carattere diverso, ognuna con una propria storia alle spalle, ognuna col proprio dolore da sopportare, ma tutte accomunate dalla forza di reagire, di affrontare, di andare avanti. Una “mavara” muove le fila dei loro destini, ci gioca, li intreccia, ne fa il suo passatempo. A fare da sfondo alle molteplici storie un vecchio borgo denominato “borgo Pantano” ed un pozzo incantato. Tra momenti di alta comicità e scene di grande commozione, lo spettatore si è immedesimato nelle vicissitudini di una donna abbandonata dal suo uomo, di un'altra divisa tra l'amore negato del padre e quello del marito, o semplicemente di una mamma che non accetta la perdita di un figlio. Forte attenzione ha suscitato inoltre il tema attualissimo del femminicidio.
Il regista Fabio La Rosa si è fatto promotore di un viaggio nel cuore delle donne, “perché un uomo non immagina nemmeno il dolore che una donna può provare nel corso della sua esistenza”.
Uno spettacolo il suo, nato per dare il giusto merito alla ‘Fimmina’ e all’amore. “Perché l’amore - come ha detto in chiusura - è fatto di baci e carezze, non di pugni, schiaffi e lacrime”.
La serata si è conclusa con un omaggio alle interpreti e con l’estrazione di un gioiello offerto dalla Gioielleria ‘DIVINA’.
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