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Una mostra dedicata ai pupi siciliani, spettacoli dell’Opra e del Cunto, convegni e proiezioni, e ogni settimana un laboratorio sui paladini, per grandi e piccoli: I Cavalieri della Memoria, mostra sulle tradizioni cavalleresche in Sicilia, a cura dell’antropologo Rosario Perricone, si inaugura venerdì 16 maggio alle 18 a Villa Aurea, nel Parco della Valle dei Templi di Agrigento, con il coordinamento generale di Giuseppe Parello, direttore del Parco, e il coordinamento tecnico di Giuseppe Presti (La mostra rimarrà aperta fino al 18 luglio, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; l’ingresso costa un euro).
“L’opera dei pupi siciliani –dice Rosario Perricone- è uno spettacolo teatrale ‘totale’. Essa ingloba una serie di rappresentazioni collettive in grado di dare conto del modo in cui era strutturata la società siciliana fino alla seconda metà del Novecento. Di questa intricata eredità storico-culturale l’opera dei pupi è testimonianza preziosa e irripetibile. La definizione di patrimonio culturale immateriale e la considerazione che esso è fonte di identità, di creatività e di diversità, ha largamente contribuito a delineare un approccio globale al patrimonio, che collega strettamente i beni materiali e quelli immateriali, l’oggetto o l’evento nel suo contesto ambientale e storico”.
L’incontro tra l’Opera dei pupi e il Parco Archeologico di Agrigento avviene nel segno dell’Unesco: entrambi, infatti, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento come “Masterpiece of the oral and intangible heritage of humanity”, capolavori del patrimonio orale e intangibile dell’umanità, chiamati certamente a rappresentare le eccellenze assolute della Sicilia.
Giuseppe Parello, direttore del Parco, commenta: “Con il progetto I Cavalieri della Memoria, attraverso una serie di iniziative, costruiamo un percorso narrativo e didattico in grado di esplicitare al meglio la eccezionale valenza culturale e documentale e che si dimostri efficace nei confronti del grande pubblico che frequenta la Valle dei Templi”.
Il progetto si articola attorno ad una esposizione di preziosi esemplari storici di pupi siciliani,accompagnati da un ricco apparato documentario e una postazione multimediale. Il mondo dell’Opera dei Pupi è poi raccontato nella piccola sala proiezioni da filmati e cortometraggi.
Una serie di appuntamenti completa il progetto: una conferenza di presentazione tenuta Rosario Perricone e Ignazio Buttitta, e la presentazione del video “L’infanzia di Orlandino”, la storia di Antonio Pasqualino con la regia di Matilde Gagliardo e la presentazione di Janne Vibeak Pasqualino. Il patrimonio orale e immateriale sarà presentato attraverso due tipologie di spettacolo legate alla cultura epico-cavallesca siciliana: un Cuntu e uno spettacolo dell’Opera dei Pupi con Enzo Mancuso. Ogni sabato pomeriggio, si terrà un laboratorio creativo e didattico dal titolo Pupiddi, che propone esperienze creative e conoscitive per i piccoli visitatori, che impareranno a costruire i pupi siciliani, con la guida di Romina Mancuso. Il laboratorio è gratuito.
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