Milazzo 16.05.2013
Apprendiamo da fb che il libro “101 e più cose da… fare, vedere, scoprire a Milazzo” verrà presentato nella Capitale
L'annucio è stato dato dagli autori, i professori Lara Gitto e Alessandro Di Bella“
Apprendiamo da fb che il libro “101 e più cose da… fare, vedere, scoprire a Milazzo” verrà presentato nella Capitale
L'annucio è stato dato dagli autori, i professori Lara Gitto e Alessandro Di Bella“
L’originale guida turistica (Lombardo edizioni già presentata presso la Sala
Conferenze dell’Oasi di Barcellona Pozzo di Gotto. , organizzata
dal Comune in collaborazione con l’Università della Terza Età
e la Società “Dante Alighieri”, ha visto l’intervento di due dei curatori, i professori Lara Gitto e Alessandro Di Bella, dei rappresentanti dell’Università della Terza Età, il rettore avv. Ciano Santanocita, e della Società “Dante Alighieri”, prof. Franco Speciale, nonché la partecipazione della prof.ssa Zina D’Amico, che ha letto alcuni brani dell’opera, e dell’Assessore alle Politiche Culturali prof.ssa Raffaella Campo.
In una sala gremita di gente, è stata messa da parte la tradizionale rivalità tra le vicine città di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, per dare spazio a un’opera che ha deciso di rompere con i consueti canoni della letteratura di viaggio, per descrivere in maniera non convenzionale il territorio mamertino e l’hinterland. Il testo nasce infatti da un’idea sorta durante i laboratori di scrittura creativa organizzati da Castello di Carta, un’associazione milazzese che raduna amanti dei libri e della scrittura, professionisti dediti a tutt’altro nella loro quotidianità. I tre curatori, Loredana Celebre, Alessandro Di Bella e Lara Gitto, hanno deciso di raccogliere i contributi di oltre cinquanta amici e conoscenti che, per vari motivi, risiedono, vivono, anche saltuariamente, o semplicemente amano la città di Milazzo. È per questo che il prof. Fontanelli, durante la sua descrizione dell’opera, ha tenuto a sottolineare la soggettività e l’autobiografismo che caratterizzano le righe del testo, e che hanno depurato di qualsiasi patina di nozionismo le numerose informazioni fornite. “La città è raccontata come suggerito dalla memoria e dal cuore, una descrizione densa di poesia e suggestioni fortemente intrise di nostalgia”, afferma il docente.
Nonostante l’originalità dell’opera, va detto che nulla essa ha da invidiare alle tradizionali guide turistiche, per quanto riguarda le inquadrature storiche e naturalistiche. Milazzo viene narrata attraverso il porto, le ville del Capo, le masserie della piana, le lampare dei pescatori del caratteristico rione Vaccarella. Da menzionare anche i contributi sul Castello e le sue leggende, sul Santuario di San Francesco, sulle tradizioni che puntellano la quotidianità dei milazzesi, soprattutto dei più anziani. La città viene descritta come uno scrigno ricco di segreti da scoprire ed apprezzare.
Durante la serata è stato più volte sottolineato come spesso la superficialità domini il modo di vivere il territorio. “101 e più cose da… fare, vedere e scoprire a Milazzo” rappresenta “un’attività di scavo per dare alla luce il tesoro custodito dentro lo scrigno mamertino”. Degne di nota anche le informazioni relative al patrimonio giuridico, folkloristico, musicale, marinaro della città. Una narrazione che riesce a coniugare la completezza delle informazioni a un alito di irrealtà e vitalità che permea tutti i contributi, dettati, spesso anche inconsapevolmente, da un profondo amore per la terra milazzese.
In una sala gremita di gente, è stata messa da parte la tradizionale rivalità tra le vicine città di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, per dare spazio a un’opera che ha deciso di rompere con i consueti canoni della letteratura di viaggio, per descrivere in maniera non convenzionale il territorio mamertino e l’hinterland. Il testo nasce infatti da un’idea sorta durante i laboratori di scrittura creativa organizzati da Castello di Carta, un’associazione milazzese che raduna amanti dei libri e della scrittura, professionisti dediti a tutt’altro nella loro quotidianità. I tre curatori, Loredana Celebre, Alessandro Di Bella e Lara Gitto, hanno deciso di raccogliere i contributi di oltre cinquanta amici e conoscenti che, per vari motivi, risiedono, vivono, anche saltuariamente, o semplicemente amano la città di Milazzo. È per questo che il prof. Fontanelli, durante la sua descrizione dell’opera, ha tenuto a sottolineare la soggettività e l’autobiografismo che caratterizzano le righe del testo, e che hanno depurato di qualsiasi patina di nozionismo le numerose informazioni fornite. “La città è raccontata come suggerito dalla memoria e dal cuore, una descrizione densa di poesia e suggestioni fortemente intrise di nostalgia”, afferma il docente.
Nonostante l’originalità dell’opera, va detto che nulla essa ha da invidiare alle tradizionali guide turistiche, per quanto riguarda le inquadrature storiche e naturalistiche. Milazzo viene narrata attraverso il porto, le ville del Capo, le masserie della piana, le lampare dei pescatori del caratteristico rione Vaccarella. Da menzionare anche i contributi sul Castello e le sue leggende, sul Santuario di San Francesco, sulle tradizioni che puntellano la quotidianità dei milazzesi, soprattutto dei più anziani. La città viene descritta come uno scrigno ricco di segreti da scoprire ed apprezzare.
Durante la serata è stato più volte sottolineato come spesso la superficialità domini il modo di vivere il territorio. “101 e più cose da… fare, vedere e scoprire a Milazzo” rappresenta “un’attività di scavo per dare alla luce il tesoro custodito dentro lo scrigno mamertino”. Degne di nota anche le informazioni relative al patrimonio giuridico, folkloristico, musicale, marinaro della città. Una narrazione che riesce a coniugare la completezza delle informazioni a un alito di irrealtà e vitalità che permea tutti i contributi, dettati, spesso anche inconsapevolmente, da un profondo amore per la terra milazzese.
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