AMMONTANO A PIU' DI 40 MILIONI DI EURO I DEBITI DEL COMUNE DI MILAZZO. I PROVVEDIMENTI CHE L'ENTE INTENDE APPROVARE
Il Comune di Milazzo nell’ultima seduta consiliare, con 17 voti favorevoli e 1 contrario, ha deliberato l’inizio delle procedure per il riequilibrio finanziario pluriennale previste dagli art. 243 bis e seguenti del Dlgs 267/2000, così come introdotti dal D.L. 174 del 10 ottobre 2012, convertito in Legge 7 dicembre 2012, n. 213, in considerazione della sussiste...nza di debiti certificati di oltre 44 milioni che hanno creato uno squilibrio strutturale di bilancio al quale, secondo quanto affermato, non si può far fronte con le misure ordinarie previste dagli articoli 193 e 194 del TUEL.
L’Amministrazione Comunale, ritenendo di non potere estinguere per intero il proprio debito nei termini massimi consentiti dalla legge, ha sperimentato il tentativo di procedere a delle transazioni con i creditori che dovrebbero accettare la decurtazione del 30 o 35% di quanto loro spettante in modo da ridurre la massa debitoria quantificabile in 30 milioni di Euro.
Solo se le trattative avranno esito positivo il Consiglio dell’Ente, ai sensi dell’art. 243 bis, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data della citata delibera resa immediatamente esecutiva, intende approvare, nella misura massima di 30 milioni di Euro, un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima consentita di 10 anni, compreso quello in corso, corredato degli adempimenti obbligatori necessari, compreso il parere dell’organo di revisione economico- finanziario e di trasmettere il tutto alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Nel caso di esito negativo, l’Ente sarà obbligato a ricorre al dissesto finanziario.
L’Amministrazione Comunale, ritenendo di non potere estinguere per intero il proprio debito nei termini massimi consentiti dalla legge, ha sperimentato il tentativo di procedere a delle transazioni con i creditori che dovrebbero accettare la decurtazione del 30 o 35% di quanto loro spettante in modo da ridurre la massa debitoria quantificabile in 30 milioni di Euro.
Solo se le trattative avranno esito positivo il Consiglio dell’Ente, ai sensi dell’art. 243 bis, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data della citata delibera resa immediatamente esecutiva, intende approvare, nella misura massima di 30 milioni di Euro, un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima consentita di 10 anni, compreso quello in corso, corredato degli adempimenti obbligatori necessari, compreso il parere dell’organo di revisione economico- finanziario e di trasmettere il tutto alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Nel caso di esito negativo, l’Ente sarà obbligato a ricorre al dissesto finanziario.
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