Passa ai contenuti principali

UNA BELLISSIMA PARABOLA EBRAICA


Risultati immagini per immagini della candelora







LE QUATTRO CANDELE
In una stanza silenziosa, c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non ...mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso, nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora, la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza».
Il nome popolare di "Candelora", con cui viene chiamata al festa della “Presentazione del Signore”, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole pronunciate dal vecchio Simeone che così definì Cristo: «Luce per illuminare le genti» (Lc 2,32). È proprio attorno al simbolo del cero acceso che si sviluppa la parabola ebraica che abbiamo raccontato: essa mette in risalto, simbolicamente la pace, ch
e nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Poi, nella parabola c'è un bambino, come nel brano del Vangelo il neonato Gesù (Luca 2, 22-40): è lui a far brillare, di nuovo, le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. A essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci inducono a non ignorare il male del mondo. Ma, l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, che riesce a far sbocciare la luce

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Papa: "La guerra è una follia.

Il Papa: "La guerra è una follia. La Santa Sede impegnata per la pace. Servono corridoi umanitari "Papa Francesco (afp) 06 MARZO 2022 Fonte La Repubblica" CITTA' DEL VATICANO - "La Santa Sede è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa pace", lo ha detto il Papa all'Angelus. "In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare - ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto "ad interim" del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale". "La presenza di due cardinali lì - ha aggiunto- è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: 'la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà". "In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime - ha proseguito il Papa - Non si tratta solo di una operazione milit...

A Messina il primo tavolo di Dialogo per la della Campagna #abbraccioperlapace

A Messina il primo tavolo di Dialogo per la della Campagna #abbraccioperlapace 11 Marzo 2022 redazione Messina Oltre 100 organizzazioni della società civile lanciano la campagna #abbraccioperlapace. Non possiamo fermarci nel manifestare solidarietà al popolo invaso, dobbiamo rispondere alle parole e ai gesti di guerra con l’accoglienza e con un’azione simmetrica ma di pace, di peacekeeping dal basso. Provocare e cercare la pace casa per casa, città per città, qui in Italia, senza aspettare altro tempo per vedere come si evolverà l’occupazione Con le scene terribili della battaglia di Kiev è tornata nel cuore d’Europa la guerra, quell’antica festa crudele della guerra, come l’ha definita Franco Cardini. Il corpo tetro ed energico della guerra torna nei volti dei neo-sposi Arieva e Fursin che imbracciano i fucili subito dopo essersi scambiati gli anelli nuziali, nelle mani dei bambini che seduti a cerchio attorno ad un tavolo preparano le molotov insieme agli adulti, proprio dove qual...

Buon voto

Alla vigilia delle amministrative di maggio 2015 la nostra comunità è chiamata ad assolvere ad in diritto-dovere a scegliere il miglior consesso civico che guiderà la nostra ridente cittadina per i prossimi cinque anni  Buoni amministratori, significa anche buona amministrazione, migliori servizi, progresso , vivacità socio-politica del nostra Comune. Facciamo quindi tesoro del voto.senza sprecarlo o peggio disertando le urne. Il nostro circolo non deve e non viole sponsorizzare nessuna lista o candidato.Vi invitiamo solo a guardare insieme il testamento politico di Giorgio La Pira " La Politica come amore"come a un esempio unico di impegno morale e intellettuale per un’azione politica concreta a sostegno dei bisogni essenziali e primari della persona..  Di seguito pubblichiamo  le 15 liste con i simboli e gli assessori designati L’Ufficio stampa del Comune di Milazzo, ha ufficializzato le 15 liste per la consultazione elettorale delle Amministrative 20...