Passa ai contenuti principali

La conferenza della scrittrice Vittoria De Marco Siciliano in occasione della Giornata della Memoria




Milazzo
La conferenza della scrittrice Vittoria De Marco Siciliano in occasione della Giornata della Memoria

Si è svolta, lunedì 27 Gennaio 2020, alle 11.30, presso l'Istituto d'istruzione superiore "G.B. Impallomeni" la conferenza "Nel giorno della memoria. Charlotte Salomon: Vita o Teatro?", curata da Vittoria de Marco Veneziano, e organizzata in collaborazione con Il Movimento Cristiano Lavoratori di Milazzo, con il Liceo "G.B. Impallomeni e con l'Associazione culturale Milazzo "Teseo".

La storia di Charlotte Salomon fa parte delle storie al femminile , contenute nel libro :" Vivian, Maxima....le altre donne" (Erga Ediz.), scritto da Vittoria De Marco Veneziano, milazzese di nascita ma so siracusana da sempre.

La scrittrice ha raccontato, servendosi di video e filmati , la storia di Charlotte Salomon (1917-1943), pittrice ebrea uccisa all'età di 26 anni ad Auschwitz. La storia di Charlotte Salomon fa parte delle storie al femminile , contenute nel libro :" Vivian, Maxima....le altre donne" (Erga Ediz.), scritto da Vittoria De Marco Veneziano, milazzese di nascita ma siracusana da sempre. Nata da padre italiano e madre tedesca, ex insegnante

Il talento di Charlotte Salomon, giovane artista ebrea berlinese, prende forma durante il nazismo. La sua vicenda artistica si concentra in una sola opera Vita? o teatro?, una raccolta di circa ottocento immagini con cui l’autrice ripercorre la propria vita, in uno stile che fa incontrare la pittura con il fumetto e il cinema. L’opera si conclude poco prima che l’autrice venga prelevata dalle SS ed “eliminata”, ventiseienne, ad Auschwitz.

Charlotte narra di se stessa e della sua famiglia ricorrendo contemporaneamente alla illustrazione, alla scrittura poetico filosofica e al commento musicale. Il linguaggio, all’epoca assolutamente inedito, varia a seconda del soggetto trattato; la continua metamorfosi stilistica è testimoniata da centinaia di fogli che toccano in modo diretto o metaforico le esperienze salienti della formazione affettiva e culturale della pittrice.

Charlotte nasce il 16 aprile 1917 da genitori entrambi ebrei: Albert Salomon è chirurgo e professore universitario, Franziska Grunwald è infermiera. La madre, quando Charlotte ha nove anni, si uccide lanciandosi da una finestra; ma alla bambina viene raccontato che essa è morta per una grave malattia.

Per quattro anni Charlotte è affidata a un’istitutrice, poi il padre si risposa con Paula Lindberg, contralto di fama. Sentimenti di adorazione e di gelosia si confondono nel rapporto con la matrigna, che diviene una importante figura di riferimento per Charlotte. Attraverso Paula la giovane si accosta alla musica e all’arte, mentre nel paese cresce il consenso al nazionalsocialismo.

Nel 1933, con Hitler al potere e le leggi razziali, i nonni materni emigrano prima in Italia, poi in Francia a Villefranche-sur-Mer. Albert Salomon resiste in Germania con la famiglia e tenta ancora per qualche tempo di esercitare la propria professione. Nel 1935 Charlotte viene accettata, unica «giudea al cento per cento», alla Scuola Nazionale dell’Accademia di Belle Arti di Berlino; qui apprende le tecniche tradizionali, ma produce anche lavori che mostrano l’influenza di alcune opere moderne, presenti nella Biblioteca dell’Accademia e scampate alla campagna hitleriana contro la cosiddetta “arte degenerata”. L’esperienza in Accademia porta a Charlotte Salomon nuove amicizie e affetti, ma è segnata anche da discriminazioni, come l’esclusione per motivi razziali da un concorso che la vedeva favorita.
La situazione politica tedesca precipita con la “Notte dei Cristalli”: il 9 novembre 1938 le sinagoghe vengono assalite, 30 mila ebrei vengono avviati nei lager, i loro negozi distrutti. A seguito di una breve detenzione del padre, che verrà liberato grazie agli sforzi della moglie Paula, Charlotte decide di abbandonare Berlino e raggiungere i nonni materni in Francia; dal canto suo il padre parte con la moglie per l’Olanda.
Una notte di settembre del 1939 (anno segnato dalle prime aggressioni italo-tedesche), Charlotte sventa il suicidio della nonna, caduta in depressione a causa degli eventi; in questa occasione la giovane viene informata sul tragico passato familiare. L’esperienza stravolge Charlotte, che alterna fasi di ansia a depressione fino a temere di perdere la ragione.

È a questo punto che la giovane si aggrappa all’arte come ad una possibilità salvifica; Charlotte inizia a dipingere con energia instancabile, decisa a «creare qualcosa di veramente folle e singolare».
Infatti in meno di due anni (1940-1942) elabora un’opera completa che fa incontrare teatro, pittura e musica: la intitolerà Vita? o Teatro?
Le tavole rilegate del suo “capolavoro” nella stesura finale sono 800, che con i disegni preparatori, le prove e la produzione di contorno diventano più di 1300. In esse Charlotte Salomon rielabora i lutti subiti e il rapporto con la seconda madre, rievocando anche l’esilio in Francia e la brutalità dell’ascesa del nazismo.
La testimonianza della shoah da parte della pittrice è legata soprattutto ad alcune scene che registrano le campagne di odio nei confronti degli ebrei, la tracotanza delle parate naziste, gli atti inauditi di violenza, la confusione e il terrore della popolazione inerme di fronte alle continue aggressioni.
Come una poderosa graphic novel, le gouache per impianto e composizione risentono delle arti del cinema e della fotografia, in una sintesi originale che è illustrazione, pittura, grafica, racconto, acquisizione piena delle estetiche a lei contemporanee.
Le opere percorrono la storia di famiglia fin dal 1913, anno in cui si era suicidata la zia diciottenne di cui la pittrice porta il nome. Vita o Teatro? descrive le trasformazioni sociali durante il nazismo, l’esilio, i luoghi di riferimento, l’amicizia e gli amori: quello per un giovane musicista e filosofo, reduce amareggiato e tormentato della Prima Guerra Mondiale; quello per Alexander Nagler, che restituisce serenità alla pittrice tanto che alla fine i due si sposano e vanno a vivere insieme.
Attraverso questo percorso artistico Charlotte esprime liricamente una materia altrimenti tragica e distruttiva, si apre a nuovi progetti e riprende voglia di vivere, almeno per il tempo che le rimane.
Ma il mondo va incontro alla fase parossistica della guerra, la coppia viene presa nel corso di una retata e l’artista, incinta di pochi mesi, finisce in camera a gas il giorno stesso dell’arresto.
Il racconto della sua vita è stato tratto in salvo da un’amica americana, Ottilie Moore, che lo ha riconsegnato ai familiari dopo la guerra; attualmente esso è custodito presso il Joods Historisch Museum di Amsterdam.

Commenti

Post popolari in questo blog

Milazzo ; Convegno Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace" sabato 28 maggio 2020 ,ore 17:00 , Salone Duomo San Stefano di Milazzo

"Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace" è il titolo del "Convegno organizzato dalla : Fondazione Giorgio La Pira (rappresentante per  Milazzo il Rag Stefano Merlino ; Centro di Solidarietà Milazzo (rappresentante Dott Riccardo Tringali); Ciss Milazzo  - Centro Studi Luigi Sturzo (rappresentante Dott Andra Nastasi ) e l'Associazione Culturale Teseo (Presidente Dott Attolio Andriolo)   L'evento - in programma sabato 28 maggio 2022 , alle ore 17:00 presso il Salone del Duomo di Milazzo - è un appello della comunità  milazzese  "Contro la guerra  e  costruire la pace" Un chiaro messaggio  - tratto dal recente libro del Santo Padre Francesco - volume edito da Lev e Solferino, Libreria Editrice Vaticana. Il testo presenta nelle parole del Papa - il dialogo come arte politica, la costruzione artigianale della pace e il disarmo come scelta strategica. Così il silenzio uccide in 169 guerre nel mondo - Nel disinteresse quasi totale del mondo, ogni an

Il Papa: "La guerra è una follia.

Il Papa: "La guerra è una follia. La Santa Sede impegnata per la pace. Servono corridoi umanitari "Papa Francesco (afp) 06 MARZO 2022 Fonte La Repubblica" CITTA' DEL VATICANO - "La Santa Sede è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa pace", lo ha detto il Papa all'Angelus. "In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare - ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto "ad interim" del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale". "La presenza di due cardinali lì - ha aggiunto- è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: 'la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà". "In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime - ha proseguito il Papa - Non si tratta solo di una operazione milit

Lipari: l'MCL, Patronato S.I.A.S. e CAF MCL compie un anno

Lipari: sede MCL, Patronato S.I.A.S. e CAF MCL . Costituito il  12 settembre 2012 , lo scorso settembre ha festeggiato il primo anno di vita. Opera a Lipari Centro in Vico Malta n.15 (trasversa Via XXIV Maggio) Il Movimento Cristiani Lavoratori (M.C.L.) è un movimento di lavoratori cristiani a carattere sociale, di solidarietà e di volontariato, senza alcuna finalità di lucro. Il M.C.L. intende promuovere l’affermazione dei principi cristiani della vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione. M.C.L. offre servizi di Patronato e Caf al quale il cittadino può fissare un appuntamento per: - consulenza e apertura pratica in tema previdenziale (pensioni, domande invalidità, inabilità, disoccupazione, ecc.); - Dichiarazione I.S.E., I.S.E.E., I.S.E.U., Mod. 730, Mod. UNICO, RED, IMU, detrazioni fiscali, invii telematici, ecc.; - Sportello immigrati, che è un servizio di informazione, assistenza e orientamento rivolto ai cittadini stranieri su ogni aspetto legat