Per realizzare gli impianti sportivi più di 250 mila persone sono state sgombrate dalle proprie abitazioni. Poiché gli annunciati sponsor privati hanno ritenuto di non contribuire agli enormi oneri, lo Stato è stato costretto a finanziare più dell'ottanta per cento della spesa globale di dieci miliardi di euro riducendo al massimo quanto prima stanziato per la scuola, la sanità ed i servizi sociali. Invece di costruire case popolari per dare un alloggio agli indigenti, incrementare i trasporti pubblici abbastanza precari ed intervenire nei settori della salute e dell'educazione sono stati costruiti, oltre a quelli esistenti, altri nuovi 12 stadi. Giustamente la gente, pur amando il calcio, non ha approvato il comportamento sprecone dei governanti ed ha reagito con proteste, manifestazioni e numerosi scioperi.
Circolo "Giorgio La Pira"