Pubblicato il 24 giugno 2013. Inserito in Provincia.
Sorprendente salvataggio sabato pomeriggio al Castello di Milazzo. Nell’altopiano nord ai piedi dell’ex monastero delle Benedettine una taccola, uccello della fauna milazzese, è stata tratta in salvo da un fotografo che si trovava al Castello per la mostra in atto in questo periodo. Ad avvistare l’animale, Benedetto Norcia, l’artista di anime che in quel momento stava osservando il meraviglioso panorama del golfo milazzese. “Osservavo rapito il paesaggio e ad un tratto il panare aggraziato del nostro si è interrotto su un rametto forse attratto da una preda, ma al momento di ripartire è rimasto intrappolato in un filo dimenticato”. A questo punto Norcia viene avvicinato da alcune persone, tra cui l’appassionato fotografo di volatili, il quale si offre di scendere nella scarpata e liberare l’animale dall’impedimento.
Sotto la guida di Norcia e di altri presenti che assistono alla scena, il fotografo con molta difficoltà e facendosi largo tra le sterpaglie del luogo castellano ancora non bonificato dai lavori di ristrutturazione, riesce a raggiungere il volatile. Il filo però è troppo annodato attorno alla zampa e l’impervio scalatore decide di portarlo in cima e prendersene cura. Per fortuna, tra i presenti anche un veterinario che aiuta il fotografo nel salvataggio del volatile. Una volta al castello, la taccola impaurita viene assetata e liberata. Ora può continuare il suo volo aggraziato.
Sorprendente salvataggio sabato pomeriggio al Castello di Milazzo. Nell’altopiano nord ai piedi dell’ex monastero delle Benedettine una taccola, uccello della fauna milazzese, è stata tratta in salvo da un fotografo che si trovava al Castello per la mostra in atto in questo periodo. Ad avvistare l’animale, Benedetto Norcia, l’artista di anime che in quel momento stava osservando il meraviglioso panorama del golfo milazzese. “Osservavo rapito il paesaggio e ad un tratto il panare aggraziato del nostro si è interrotto su un rametto forse attratto da una preda, ma al momento di ripartire è rimasto intrappolato in un filo dimenticato”. A questo punto Norcia viene avvicinato da alcune persone, tra cui l’appassionato fotografo di volatili, il quale si offre di scendere nella scarpata e liberare l’animale dall’impedimento.
Sotto la guida di Norcia e di altri presenti che assistono alla scena, il fotografo con molta difficoltà e facendosi largo tra le sterpaglie del luogo castellano ancora non bonificato dai lavori di ristrutturazione, riesce a raggiungere il volatile. Il filo però è troppo annodato attorno alla zampa e l’impervio scalatore decide di portarlo in cima e prendersene cura. Per fortuna, tra i presenti anche un veterinario che aiuta il fotografo nel salvataggio del volatile. Una volta al castello, la taccola impaurita viene assetata e liberata. Ora può continuare il suo volo aggraziato.
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